DATA INIZIO E FINE |
26/06/2021 |
TIPOLOGIA EVENTO |
Webinar |
ID EVENTO |
54-322549/1 |
CREDITI FORMATIVI |
3 |
COSTO |
GRATUITO
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A CHI È RIVOLTO |
MMG, CARDIOLOGO, CHIRURGO VASCOLARE, MEDICINA INTERNA, MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E DI I URGENZA, CONTINUITA’ ASSISTENZIALE, ANGIOLOGIA, MALATTIE METABOLICHE E DIABETOLOGIA, GERIATRA, NEUROLOGIA, EMATOLGI, PATOLOGIA CLINICA |
DOVE |
Il corso è fruibile in e-learning (quindi online) sulla nostra piattaforma certificata per la formazione a distanza secondo le pertinenti norme applicabili. Il corso è disponibile dalle ore 09.00 alle ore 11.00 del 26 Giugno 2021 |
OBIETTIVI FORMATIVI E AREA FORMATIVA |
Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere (18)
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RESPONSABILE SCIENTIFICO |
Di Martino Pasquale, Longobardi Raffaele |
FRUIZIONE DEL CORSO |
E’ necessario effettuare la registrazione alla piattaforma
REGISTRATI ALLA PIATTAFORMA
Dopo essersi registrati
il giorno 26/06/2021:
1. accedere alla piattaforma cliccando qui facendo il login inserendo username e password generata in fase di registrazione alla piattaforma
2. accedere corso cliccando QUI
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VALIDITA’ DEL CORSO |
Il corso è valido su tutto il territorio nazionale |
VERIFICA E VALUTAZIONE |
Alla conclusione del corso il partecipante effettuerà sempre sulla piattaforma online la verifica dell’apprendimento tramite test a risposta multipla con doppia randomizzazione. Lo svolgimento del questionario finale è possibile fino al terzo giorno successivo alla data del webinar (29/06/2021) |
ATTESTATO |
Al superamento del test finale, il partecipante conseguirà l’attestato valido a tutti gli effetti di legge che potrà scaricare dalla piattaforma. In caso di non superamento del test, è possibile ripetere il questionario per 5 volte |
RAZIONALE
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Le coronaropatie (CAD) e le arteriopatie periferiche (PAD) sono causate da aterosclerosi, una malattia cronica progressiva caratterizzata da accumulo di grasso e tessuto cicatriziale nelle arterie. Chi soffre di queste patologie è a rischio di sviluppare eventi trombotici che possono comportare disabilità, perdita degli arti ictus ischemico e decesso. Sulla base dei risultati dello studio di Fase III COMPASS è stato dimostrato che il dosaggio vascolare di Rivaroxaban (2,5 mg 2 volte/die) più ASA 100 mg 1 volta/die ha ottenuto una riduzione pari al 24% del rischio combinato di ictus, infarto del miocardio, morte per cause cardiovascolari (riduzione del rischio relativo), rispetto ad aspirina 100 mg 1 volta/die da sola, in pazienti con coronaropatia o arteriopatia periferica. Inoltre, la terapia combinata è stata associata a un miglioramento del 20% del beneficio clinico netto definito come riduzione di ictus, infarto e mortalità per cause cardiovascolari, rispetto al rischio di eventi emorragici più gravi. Con il contributo di specialisti esperti nel settore andremo a dibattere queste tematiche legate al paziente con Coronaropatia cronica e Arteriopatia periferica.
L’evento sarà arricchito dall’esposizione di casi clinici sulle tematiche suddette, prevedendo interattività tra relatori, moderatori e discenti.
Inoltre, si tratterà anche della tematica della Fibrillazione atriale non valvolare e della frequente associazione fra diabete e fibrillazione atriale non è spiegabile solo con l’elevata prevalenza di entrambe le condizioni nella popolazione generale, ma anche con la presenza di comuni meccanismi fisiopatologici. Recenti studi epidemiologici suggeriscono che i pazienti diabetici presentino un rischio di sviluppare fibrillazione atriale del 30-40% superiore rispetto alla popolazione generale. Tale rischio è influenzato dal tipo di diabete, dalla durata dello stesso e dal
compenso metabolico.
Insulino-resistenza, infiammazione cronica, neuropatia autonomica, modificazioni istopatologiche del miocardio atriale sono stati presi in considerazione come condizioni pro-aritmiche nel diabete.
Quest’ultimo, inoltre, rappresenta un fattore aggravante il rischio di stroke nel paziente fibrillante. La presenza di diabete deve suggerire un atteggiamento più aggressivo nella terapia anti-tromboembolica, indirizzando a un maggiore ricorso alla terapia anticoagulante.
I dati della letteratura suggeriscono che sia soprattutto il diabete di tipo 2 a rappresentare un fattore di rischio per fibrillazione atriale, mentre non esistono dimostrazioni per quanto riguarda il diabete insulino-dipendente; è possibile che sia l’insulino-resistenza piuttosto che l’iperglicemia di per sé a possedere un’attività pro-aritmica.
L’associazione diabete-fibrillazione atriale presenta anche degli importanti aspetti prognostici: per esempio, sia l’una che l’altra patologia rappresentano individualmente un fattore di rischio per stroke, ma la presenza di entrambe nello stesso paziente incrementa tale rischio in misura esponenziale; questa osservazione ha probabilmente condizionato le società scientifiche a raccomandare un atteggiamento particolarmente aggressivo nella prevenzione del rischio tromboembolico nel paziente diabetico aritmico. La terapia della fibrillazione atriale presenta due componenti principali: da un lato, l’intervento cardiologico per normalizzare il ritmo o ridurre la frequenza ventricolare; dall’altro, la necessità di ridurre il rischio tromboembolico tramite farmaci attivi sulla coagulazione. Le linee guida dell’European
Society of Cardiology (ESC) sul trattamento della fibrillazione atriale prendono specificamente in considerazione il problema dell’associazione con il diabete. La raccomandazione generale degli esperti è che i pazienti diabetici con fibrillazione atriale debbano essere sottoposti a una valutazione completa e al trattamento rigoroso di tutti i fattori di rischio cardiovascolare, con particolare riguardo a ipertensione e dislipidemia.
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PROGRAMMA
Ore 08.30 accesso alla piattaforma e registrazione al corso
Ore 08.45 Saluti Dr. MINICUCCI Fabio
Inizio lavori
I SESSIONE MODERATORE: Dr. DI MARTINO Pasquale
Ore 09.00-09.20 Diabete: Prevenzione primaria con ASA a bassa dose
Dr. RAGONE Pasquale
Ore 09.20-09.40 Recenti Linee Guida nel paziente aterotrombotico con CAD e/o /PAD
Dr. D’ALESSANDRO Giovanni
Ore 09.40-10.00 Lo Studio COMPASS CAD: vantaggi dell’approccio sinergico RIVA-ASA Dr. LONGOBARDI Raffaele
II SESSIONE MODERATORE: Dr. RAGONE Pasquale
Ore 10.00-10.15 Lo Studio COMPASS PAD e lo Studio Voyager PAD: implicazioni terapeutiche nel paziente con arteriopatia periferica cronica e nel paziente post rivascolarizzato Dr. DE LUCA Patrick
Ore 10.15-10.30 Paziente con storia clinica di infarto miocardico ad alto rischio cardiovascolare Dr. LONGOBARDI Raffaele
Ore 10.30-10.45 Il paziente coronaropatico cronico e/o arteriopatico: dalla diagnosi precoce alla gestione e presa in carico al follow-up territoriale Dr. DI MARTINO Pasquale
Ore 10.45-11.00 Take of message
Dr. DE LUCA Patrick – Dr. DI MARTINO Pasquale – Dr. LONGOBARDI Raffaele
Segreteria Scientifica: Dr. DE LUCA Patrick – Dr. DI MARTINO Pasquale – Dr. LONGOBARDI Raffaele – Dr. RAGONE Pasquale – Dr. RICCI Giovanni – Dr. D’ALESSANDRO Giovanni